sabato 19 maggio 2012

Riposo e riflessioni




Finalmente un giorno di vera vacanza!
Ieri sera ho incontrato due compagni mentre uscivo dal cinema, ci siamo fermati a chiacchierare e naturalmente siamo finiti sull'argomento scuola. Abbiamo convenuto che ci voleva un fine settimana per staccare, poi ripensandoci mi sono chiesta da quant'è che non mi riposavo sul serio.
 Quest'ultimo anno il successo a scuola è diventato particolarmente importante per me. Mi faceva sentire realizzata riuscire a prendere dei buoni voti ed a superare perfettamente l'anno, forse in parte sentivo anche il dovere di dimostrare qualche cosa ai professori, che anche l'anno scorso quando non frequentavo più le lezioni non hanno smesso di avere fiducia nelle mie capacità e mi sono venuti incontro per darmi l'occasione di passare comunque l'anno e non dover affrontare una bocciatura che avrebbe rischiato di farmi cadere di nuovo a pezzi, senza più una direzione di cui essere certa.

Beh le giornate chiuse in casa e le angosce quando non mi sentivo sufficientemente pronta per un test, anche se ripensandoci mi rendo conto che spesso sono state inutili, sono servite a qualcosa. Manca esattamente un mese alla fine della scuola e sono arrivata a questo punto senza insufficienze, senza periodi particolarmente bui e soprattutto senza crollare. So che è un'esagerazione, ma lo studio per l'ultima verifica di italiano (sulla Divina Commedia) mi ha scolpito in testa alcuni passaggi e quindi continuo pensare alla terzina in cui Dante dice:

E come quei che con lena affannata   
uscito fuor del pelago a la riva   
si volge a l'acqua perigliosa e guata

Ecco. A volte mi sento anch'io un po' una sopravvissuta, solo che non sono sfuggita ad una selva o ad un mare in tempesta, e soprattutto non sono né la prima né l'ultima, ma ora posso smettere di aspettare che le cose tornino al loro posto e tornare a vivere e godermi ogni giorno.

Bene per oggi ho già filosofeggiato abbastanza, torno alla mia lettura, sdraiata in giardino a prendere il sole aspettando solo... Che passino i trenta minuti per andare a rimescolare il gelato della ricetta!:)  

Risotto alle fragole con gelato alle rose e fleur de sel

Ingredienti (per due persone):
Per il risotto:
170g riso carnaroli
200g fragole
uno scalogno
1.5dL vino bianco
olio extravergine
burro
parmigiano grattugiato
sale e pepe

Per il gelato:
250g yogurt greco
50g zucchero
50mL panna
1/2 cucchiaino agar-agar
2 rose rosse non trattate
1 cucchiaino fleur de sel
2 cucchiai acqua di rose

Per il gelato unire in una ciotola lo yogurt, il fleur de sel, l'acqua di rose ed i petali delle rose puliti e tagliati a striscioline sottilissime (sono molto delicati, consiglio di usare un coltello di ceramica se lo avete).
In un pentolino sciogliere lo zucchero nella panna. Aggiungere l'agar-agar, portare a ebollizione e far bollire per due minuti continuando a mescolare con una frusta. Unire la panna allo yogurt, amalgamare e versare nella gelatiera. (O se non la possedete come me in un contenitore, che va riposto in congelatore e tirato fuori ogni mezz'ora per rimescolare..:P)

Per il risotto far sudare dolcemente lo scalogno tritato in un filo d'olio e una noce di burro. Aggiungere il riso e farlo tostare (si capisce che è ben tostato quando i chicchi sono lucidi e toccandoli sono caldi). Sfumare con il vino e farlo evaporare parzialmente. Aggiungere 2/3 delle fragole tagliate a pezzi non troppo piccoli. Portare il riso a cottura aggiungendo mano a mano del brodo vegetale (io sono d'accordo con la corrente che sostiene che non vada mescolato, a meno che non lo si dimentichi sul fuoco e lo si ritrova 5 minuti dopo completamente asciutto, come è già capitato a qualcuno che conoscono bene...)
Dopo 15-20 minuti, quando il risotto è cotto aggiungere il resto delle fragole tagliate a piccoli pezzi e mescolare. Mantecare con una noce di burro, del parmigiano grattugiato e regolare di sale e pepe. Coprire e lasciar riposare 5 minuti.
Servire in un piatto grande accompagnato da una pallina di gelato e decorare a piacere.

domenica 13 maggio 2012

Festa della mamma!

Uffa, è praticamente appena iniziato e già non ne posso più di maggio!
Troppo pieno di impegni, di verifiche ed allo stesso tempo di distrazioni, come le belle giornate e le sorprese da organizzare...

Ho iniziato due settimane fa a fare questa torta, ero disperata e non sapevo che cosa regalare alla Mamma e così ho deciso che una bella torta sarebbe stata un regalo sufficiente... Poi ho trovato comunque il regalo adatto, che è riuscito a farla sorridere e a non farmi sentire troppo in colpa (anche se chiedendo ai miei compagni per trovare qualche spunto ho scoperto che la maggior parte non sapeva nemmeno quando fosse la festa della mamma!).


È stato difficilissimo tenergliela segreta, perché appena è arrivata a casa il giorno in cui ho cotto la base ha cominciato a dire che sentiva odore di torta, e non sapevo bene come fare a nasconderle la sorpresa senza raccontarle una bugia troppo grande o darle della matta! Per due settimane ho continuato a pensare a come fare a farcirla, perché la crema al cioccolato della ricetta originale del libro da cui l'ho presa mi sembrava un po' troppo invernale ma non avevo idea di che cosa potesse sostituirla ed ho cercato in lungo e in largo la ricetta di una crema o una mousse dalla giusta consistenza che ci azzeccasse qualcosa come gusto..
Beh, anche se ho dovuto fare parecchia attenzione a trovare il momento giusto per ogni tappa dell'esecuzione per non insospettire troppo la Mamma e riuscire a combinarla con lo studio di una materia e l'altra, alla fine la sorpresa è più che riuscita, e mi ha dato un enorme soddisfazione!

Purtroppo però non ho ancora finito di studiare, quindi scrivo in fretta la ricetta e ne approfitto per mandare un altro abbraccio alla mia mamma e ringraziarla per tutto quanto..
Buona festa, mamme!



Ingredienti:
Per la genovese:
4 uova
125g zucchero
70g farina 00
30g farina di mandorle pelate
30g farina di pistacchi
30g burro
un pizzico di sale

Per la farcitura
50g panna intera
1/2 cucchiaino agar-agar
150g yogurt greco
50g zucchero a velo
1 cucchiaio acqua di rose
250g panna intera
fragole fresce
qualche pistacchio

Per la copertura e la decorazione:
300g panna intera
50g zucchero a velo
colorante alimentare rosso
cioccolato fondente
fragole fresche
granella di pistacchi


Fondere il burro e lasciar raffreddare.
Montare le uova intere con lo zucchero in recipiente a bagnomaria finché il composto non raddoppia e diventa chiaro, a questo punto togliere dal bagnomaria e continuare a montare per una decina di minuti finché è tiepido e facendolo colare rimane sospeso per qualche secondo prima di affondare. Setacciare la farina 00 con quelle di mandorle e pistacchi ed aggiungere poco alla volta al composto di uova mescolando con una spatola dal basso verso l'alto molto delicatamente. Alla fine aggiungere il burro fuso.
Versare in una tortiera a cerniera (le dosi bastano per una forma con diametro di 18cm) già imburrata e infarinata. Cuocere in forno già caldo a 180 gradi per una mezz'ora (dipende dal forno, consiglio di provare la cottura con uno stecchino ed eventualmente prolungare).
Sformare ancora calda e lasciar raffreddare su una griglia.

Per la crema far bollire 50ml di panna con l'agar-agar per un paio di minuti. Aggiungere allo yogurt e mescolare insieme allo zucchero a velo e l'acqua di rose.
Montare la panna ben solida e mescolarla allo yogurt. (attenzione perché l'agar-agar ha effetto super immediato, bisogna organizzarsi bene coi tempi!!)

Tagliare a metà la genovese e distribuire meta della crema. Inserire le fragole (tagliate circa delle dimensione di una nocciola) e qualche pistacchio intero. Completare con la crema rimanente. Appoggiare l'altra meta di pasta e lasciar solidificare in frigorifero per qualche ora.

Montare la panna con lo zucchero a velo e qualche goccia di colorante e ricoprire la torta. Fondere il cioccolato e formare dei cuori su un foglio di carta da forno e ricoprire alcune fragole completando con la granella di pistacchi. Decorare a piacere.

giovedì 10 maggio 2012

Un anno dopo...

Salve a tutti!
È passato davvero un bel po' di tempo dall'ultimo post ed è successo un po' di tutto, ma se dovessi raccontare tutto quanto ne risulterebbe un post lungo chilometri..! ;)
Quindi mi ridurrò all'essenziale: è passato un anno e la mia vita è letteralmente ripartita.  Dopo essersi bloccata e rabbuiata, giorno dopo giorno le cose sono tornate alla normalità, ho ricominciato ad andare regolarmente a scuola, a vedermi con gli amici e riuscire a ridere e parlare con loro. So anche io quanto queste cose possano sembrare banali, l'ho sempre pensato, ma quando non riuscivo a farle me ne stavo in un angolo ad osservare gli altri che vivevano e ad aspettare che il tempo passasse senza sogni e voglia di andare avanti...
Beh, non so esattamente dove fosse il telecomando, ma è saltato fuori e premendo "play" il mondo ha ricominciato a girare!

Dunque qualche giorno fa mi sono decisa a scoprire come funzionasse la nuova versione di blogger ed ho scoperto che si poteva vedere da dove provengono le persone che hanno letto i tuoi post e come hanno raggiunto il blog.. Beh, probabilmente ho scoperto l'acqua calda, ma vedere che non erano solamente le tre persone che conosco ed a cui avevo dato direttamente l'indirizzo mi ha fatto enormemente piacere... Non lo so, magari gli altri lettori hanno aperto la pagina per sbaglio, ma se così non fosse forse qualcuno davvero mi legge e sorriderà vedendo che sono tornata a scrivere! :)

Quindi chiunque tu sia, se stai leggendo ti ringrazio, perché forse sarò riuscita a farti sorridere, raccontando di me e dei mei esperimenti culinari!

Ed ora ecco una ricetta estiva perfetta per una giornata come questa, in cui finalmente splende il sole e le vacanze scolastiche sembrano più vicine...

I fiori di zucca sono una delle cose che riescono meglio a mia Nonna, quindi io, curiosa di sperimentarli a mia volta le ho chiesto la ricetta, ma come è tipico delle mamme e nonne abituate a cucinare da anni e che hanno imparato solo con l'esperienza lei non mi sa mai dare delle dosi mentre io sono rigorosissima e seguo alla lettera le istruzioni e le quantità...
Però dopo una luuunga discussione abbiamo cercato di venirci incontro a vicenda, io osservando quanto lievito e quanta farina utilizzava per la pastella e lei cercando di spiegarmi qual era la giusta consistenza, e chissà, magari crescendo sarò capace anche io di andare "ad occhio!" ;)

Fiori di zucca  in pastella con tortino di patate al basilico (chissà perche si chiamano sempre "fiori di zucca" quando in realtà sono di zucchina..!)



Ingredienti per 3:
una dozzina di fiori di zucca
farina, lievito ed acqua gassata per la pastella
olio per friggere (la Nonna consiglia quello di semi)

500g patate
qualche foglia di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
qualche pomodorino per decorare

Per il tortino: sbucciare le patate, tagliarle a cubetti (la grandezza dipende dal tempo a disposizione ;)) e cuocerle in acqua bollente salata. Scolarle quando sono cotte ma non disfatte e schiacciarle ancora calde. Lasciar intiepidire e condire con un filo d'olio, un poco di sale e pepe e qualche fogliolina di basilico spezzettata con le mani. Impiattare con l'aiuto di un coppapasta decorando con qualche pomodorino tagliato a fette sottili.

Per i fiori: preparare la pastella aggiungendo a farina e lievito già mescolati l'acqua frizzante, sbattendo rapidamente con una frusta per evitare i grumi. Aggiungere acqua fino ad ottenere un impasto abbastanza liquido. Tuffare i fiori già puliti nella pastella e friggerli in abbondante olio. Scolare ed asciugare con carta da cucina. Salare e servire subito!