Non
so se sono solo io ad essere fatta così: quando inizio a rinviare
qualche cosa rischio di far passare giorni o mesi prima di decidermi
finalmente a realizzarla. Reagisco così tantissime volte, che si
tratti di rispondere ad un'amica che non sento da tempo e mi scrive
per chiedermi come sto, o di ringraziare mio padre per avermi fatto
gli auguri di compleanno per la prima volta dopo una decina
d'anni...
L'ho
fatto anche con questo blog, rinviando un nuovo post alla fine della
scuola, poi alla conclusione delle vacanze, poi ad un momento diverso
da settembre, quando è difficile riprendere i ritmi scolastici... A
furia di rinviare sono passati un anno e mezzo.
Non
è che l'iniziativa mi mancasse però, anzi. Qualche volta mi sono
ritrovata a cercare di fare foto non troppo improvvisate delle mie
ricette, pensando che se le avessi sistemate e selezionate, le avrei
potute utilizzare per un nuovo post, che da tempo aspettavo di
scrivere... Però rimandare è più semplice. È difficile pensare
alle parole con cui riapparire dopo una lunga pausa,
indipendentemente dal fatto che vengano lette da un gruppo più o
meno ristretto di persone, che conosci o no.
Quindi
ricomincio così, senza sapere esattamente in che modo DOVREI farlo,
perché anche se semplificherebbe molte cose non esiste
l'enciclopedia
dei comportamenti,
consultabile per qualsiasi situazione, e che toglie ogni dubbio.
Ricomincio
così, spinta anche dal voler partecipare ad un contest che richiede
un blog attivo,
condizione che soddisfo almeno per metà: il blog c'è, ora cerchiamo
di renderlo attivo e di riuscire a mantenerlo!
Un
abbraccio a tutti,
Micol
,
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